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Domanda del 21 Settembre 2017

10 Settembre 2017
Domanda
Buongiorno prof.Santini. Mia madre ha 75 anni e ad agosto ha avuto un ictus ischemico dal quale per fortuna si è ripresa abbastanza bene. La diagnosi parla di leggera stenosi carotidea, bradicardia e fibrillazione atriale parossistica (senza sintomi evidenti). In attesa di accertamenti per eventuale pacemaker,al momento sta seguendo una terapia che prevede anticoagulante (eliquis 5mg,una al.gg) oltre a due antia ritmici (cordarone 200mg,mezza al giorno,più idrochinidina 100mg,3 al giorno).  Non è pericoloso somministrare contemporaneamente 2 antiaritmici anche se di classe diversa?questi antiaritmici non rischiano di peggiorare il problema di bradicardia?
Grazie.
Risposta
 Non è possibile rispondere senza vedere il caso clinico. Vi sono molteplici interrogativi si quali rispondere. Il cuore ha una buona contrattilità? La Fibrillazione scompare spontaneamente, viene spesso, è ben tollerata? Ha fatto un Holter? Ecc. Certamente a volte la bradicardia già esistente viene peggiorata dagli antiaritmici e ci obbliga all’impianto di un pacemaker che forse potrebbe essere evitato se non si somministrano i farmaci che peggiorano la bradicardia. L’ablazione della fibrillazione atriale può, a volte, essere una valida alternativa terapeutica. Ne parli con il suo cardiologo curante. Cari saluti Prof. Massimo Santini