HIGHLIGHTS

Chi Siamo

Il Cuore di Roma è un’Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale (Onlus). Il Cuore di Roma Onlus nasce nel 2002…

HIGHLIGHTS

Diventa volontario

Sono molti i modi per contribuire praticamente allo sviluppo dell'Associazione Il Cuore di Roma - Onlus: Il primo fra tutti…

HIGHLIGHTS

Screening elettrocardiografico Roma 2012

Le patologie dell’apparato cardiovascolare sono frequenti nella popolazione generale. In particolare nei soggetti anziani si riscontrano ipertensione arteriosa, alterazioni del…

Il Cuore di Roma Onlus

tel 0039 06 33063191
mail: info@ilcuorediroma.org
C.F. 97285960585

Domanda del 11/10/2013:

4 Ottobre 2013

Domanda
Gent. Prof. Santini., in data 03/04/ 2012 vengo ricoverato con quadro clinico IMA Coronografia e PCI primaria + stent medicato su IVA rivascolarizzazione con PCI + 3 stent medicati su CDX. Ecocardiogramma “ Cinetica : aneurisma del setto medio e dell’apice”Valutazione valvole : lieve rigurgito mitralico e tricuspidalico Fe% da 35 a 38. In data 10 c.m. coronarografia . Coronaria Sinistra :TC indenne . IVA con malattia diffusa e persistenza di buon risultato angiografico in sede di precedente stenting D1 con malattia significativa al tratto prossimale-medio. CX con malattia di parete. Coronaria Destra: Persiste buon risultato angiografico in sede di precedente stenting Conclusioni :Malattia ateromasica di un vaso coronarico Indirizzo Terapeutico :Medica Peptazol 20mg ore7; Plavix 75mg ore 17,00,Losaprex 50ore 8; Cardioaspirin ore 14; Lasix 25 mg ore 10,00; luvion 50mg ore 12, Provisacor 20mg 0re 21, Cardiocor 2,5mg ore 9- tale quadro clinico mi preoccupa durante la giornata risento di una forte limitazione dell’attività fisica – col tempo ci sarà un recupero funzionale. Età 60 anni. Ringrazio per la risposta che mi darà.

Risposta
 Caro, il danno miocardico sembra essere piuttosto consistente. La FE è bassa e ai limiti della pericolosità aritmica. Consiglierei un Holter per 24 ore ed in caso si registrassero delle aritmie ventricolari ripetitive farei uno studio elettrofisiologico endocavitario per studiare la vulnerabilità ventricolare. La presenza di un aneurisma apicale, potrebbe facilitare eventi aritmici e rendere necessario l’impianto di un defibrillatore automatico. Va valutato alla luce degli esami che farà.