Nel “lontano” 2010, gli utilizzatori di internet tramite telefono cellulare (oggi comunemente chiamato: “smartphone”, o telefono intelligente) erano appena il 2,9% di tutti i possessori di un telefonino. Oggi, nel 2017, ben il 40% dei possessori di smartphone accede ad internet ed utilizza le ormai famose “applicazioni”, o, più semplicemente, le “app”.
Ma cosa sono queste applicazioni? Si tratta di programmi (in inglese: software”), identici a quelli che si trovano su qualunque computer che abbiamo ormai tutti a casa, capaci di svolgere funzioni ben precise. Infatti, come sul computer di casa esistono programmi per scrivere, per disegnare, per stampare, per navigare, sullo smartphone le stesse funzioni vengono svolte dalle “app”, con l’unica differenza che queste ultime vengono progettate esattamente per funzionare, ed essere fruite, dentro uno schermo più piccolo, come quello di un telefonino, che è naturalmente ben diverso, anche a livello dei componenti interni, da quello dei normali computer. Le prime applicazioni per cellulari vennero pensate per svolgere funzioni “semplici”: fare telefonate, navigare su Internet, leggere la posta elettronica… con l’obiettivo di rendere facile, pratica e, perché no, divertente la vita delle persone. Ma con il passare del tempo, gli smartphone hanno acquisito maggiore potenza di calcolo e si sono dotati di innumerevoli altre funzioni: navigatore satellitare, registratore, lettore di libri, macchina fotografica, ecc… e per ognuna di queste novità, venivano create delle applicazioni apposite, capaci di sfruttarle al massimo.
Non ci è voluto molto tempo affinché le aziende produttrici di telefonini e soprattutto di applicazioni, iniziassero ad introdursi anche nel rapporto medico-paziente e nella salute delle persone: la possibilità, offerta dalla rete Internet, di azzerare i tempi per comunicare con il proprio medico di fiducia e/o di reperire velocemente informazioni utili in caso di urgenza/emergenza, ha portato alla nascita di “app” progettate specificamente per rispondere a determinate esigenze.
Ad esempio, i pazienti affetti da patologie croniche, come il diabete, o l’ipertensione arteriosa, hanno a disposizione oggi delle applicazioni nelle quali inserire i valori di glicemia e/o di pressione misurati quotidianamente, tenendo quindi dei veri e propri registri che potranno poi mostrare (o spedire tramite posta elettronica) al medico di famiglia o allo specialista di fiducia, fornendogli utili informazioni sull’andamento della terapia. Il paziente diventa in questo senso un pò “medico di se stesso”, può letteralmente toccare con mano (sullo schermo dello smartphone) i propri progressi e naturalmente condividerli con il medico che lo segue, creando un circolo virtuoso, a tutto favore della salute.
Vi sono poi altre applicazioni che permettono persino di trasformare il telefonino in un’ausilio per chi ha deficit uditivi: il cellulare si trasforma in pratica un microfono ambientale e trasmette, opportunamente amplificati, i segnali sonori a degli auricolari indossati dal paziente.
Nel 2014, i telefonini prodotti dall’azienda Apple hanno introdotto l’applicazione “Salute”, come parte integrante dei cellulari, quindi già presente al loro interno al momento dell’acquisto. Sono stati inoltre inseriti, dentro la scocca, dei sensori di movimento in grado di contare(quando si porta con sé il telefono) i passi compiuti nell’arco della giornata, i piani di scale, quante ore siamo stati in piedi ed infine le calorie bruciate, con ovviamente grande utilità nel controllo del peso e della dieta. Non solo: “Salute” permette anche di inserire e memorizzare i propri dati sanitari (peso, altezza, indice di massa corporea) ed alcuni esami come glicemia, saturazione di ossigeno, capacità vitale forzata alla spirometria, ecc…. rendendola una vera e propria cartella clinica digitale, pronta per essere mostrata al proprio medico o anche in condizioni di emergenza.
Parallelamente, anche i telefonini Samsung, già nel 2012, possedevano un’applicazione analoga, chiamata “S-Health” con funzioni molto simili a “Salute” di Apple e via via sempre più utili, come l’aggiunta, direttamente sui telefoni, del sensore di frequenza cardiaca, che permetteva quindi di registrare, in un dato istante, il numero di battiti cardiaci al minuto e di memorizzarlo dentro l’applicazione “S-Health”, creando tabelle e grafici molto utili e accattivanti.
Ma durante il periodo estivo, quali “app” possono aiutarci a proteggere e, perché no, migliorare la nostra salute? Eccone in rassegna alcune:
1. iBronze
Questa applicazione, disponibile per i telefonini di casa Apple, è gratuita e ci aiuta a scegliere, sulla base del colore della nostra pelle e sulle previsioni del tempo della località in cui ci troviamo al momento, la crema solare con il livello di protezione più adatto ed anche in quali orari della giornata evitare l’esposizione ai raggi ultravioletti, responsabili di numerose malattie cutanee;
2. Salva una vita
Applicazione disponibile sia per i telefonini Apple che Samsung e realizzata dal Ministero della Salute in collaborazione con la FNOMCEO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) e la SIMEU (Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza). Ha lo scopo di mostrare i concetti base per affrontare alcune emergenze sanitarie (avvelentamenti/intossicazioni, colpi di calore, arresto cardiaco, annegamento) grazie a figure ed istruzioni chiare e dettagliate.
3. SePartoPer
Altra “app” del Ministero della Salute, disponibile per Apple e Samsung, che mette a portata di mano le strutture sanitarie a cui fare riferimento, qualora ce ne fosse bisogno durante un viaggio all’estero, assieme alla normativa internazionale in vigore.
4. Acque di Balneazione
Applicazione molto utile per controllare, in tempo reale, la presenza di divieti di balneazione in tutte le località marine e lacustri. Per ognuna di esse sono disponibili i dati sull’analisi microbiologica (livelli di Enterococchi e di Escherichia Coli) ed eventuali ordinanze comunali.
5. Per i diabetici, aiuta a seguire e monitorare i livelli di glucosio nel sangue
Nella versione gratuita (sia Apple che Samsung), permette di inserire quotidianamente e di riepilogare con grafici, tabelle, numeri, l’andamento dei valori glicemici e di mostrare o inviare i dati al proprio specialista (compresa la terapia che si sta facendo al momento). Inoltre dispone di una funzione orologio con sveglia in cui ricorda quando è il momento di misurare la glicemia e non dimenticarsi.
6. Quanto fumi?
Sviluppata per aiutare chi vuole smettere di fumare, contiene un “conta-sigarette” (a patto che siamo sinceri ed inseriamo ogni sigaretta che fumiamo) che mostra su un grafico quante sigarette ogni mese vengono fumate, qual è il grado di dipendenza dal fumo con il test di Fagerström ed infine il numero verde contro il fumo dell’Istituto Superiore di Sanità, per ottenere maggiori informazioni sui danni del tabagismo.
7. Farmacie di Turno (Samsung) e Farmacie di Turno Italia (Apple)
Due app dello stesso sviluppatore che permettono, inserendo l’indirizzo in cui ci si trova o sfruttando la geolocalizzazione del telefonino, di trovare, a qualsiasi ora del giorno e della notte, le farmacie aperte più vicine, con tanto di indicazioni stradali e numeri di telefono, qualora si abbia bisogno urgente di un farmaco, soprattutto quando si è in viaggio.
8. RicordaMi
Concludiamo con una app utile tutto l’anno, non solo in estate: si tratta di un promemoria per i farmaci, con tanto di suoneria che si attiva all’ora prestabilita, che ci indicherà quale pillola si deve assumere. Dopo averla presa, si deve cliccare una conferma sullo schermo del telefonino che memorizzerà, giorno per giorno, su un calendario facile da consultare, tutte le pasticche prese, con le eventuali modifiche stabilite dal medico. E’ possibile ricevere promemoria anche dai parenti, attraverso la stessa applicazione, opportunamente inserita sui loro telefonini, che permetterà loro di accedere al calendario e controllare, a distanza, se le medicine sono state prese correttamente.
Esistono innumerevoli altre applicazioni per la gestione della salute, ma sarebbe impossibile elencarle tutte. E’ sufficiente collegarsi dal telefonino ai “negozi” virtuali (si chiamano Apple Store e Android Store) e cercare il programma per le proprie esigenze. Attualmente i telefonini sono già in grado di comunicare con altre apparecchiature come misuratori della glicemia, bilance, sfigmomanometri, e di inviare a loro volta i dati che ottengono a medici che si trovano dall’altra parte della rete e che possono monitorare in tempo reale lo stato di salute del paziente. E’ questo lo scenario futuro che si aprirà nei prossimi anni, di quella che viene chiamata “telemedicina”.
A cura di:
Dott. Marco De Giusti
Specialista in Cardiologia
Aurelia Hospital Roma